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Bambara  (Bamana-Bamanankan-Bamanakan-Banmana)

- Mali -

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.001 -  cm  h87 x L26 x p26                                     BAMBARA (Bamana) - Cod.002 -  cm  h86 x L23 x p27                                     BAMBARA (Bamana) - Cod.003 -  cm  h44 x L8 x p7

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.004 -  cm   h50,2 x L20,5 x p13,5                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.005 -  cm  h44 x L11 x p12                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.006 -  cm  h70 x L23 x p16

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.007 -  cm  h57 x L14 x p13                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.008 -  cm  h83 x L18 x p20                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.009 -  cm  h23 x L14,5 x p12

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.010 -  cm  h72 x L22 x p16                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.011 -  cm  h29 x L18,5 x p13                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.012 -  cm  h101 x L16 x p25

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.013 -  cm  h71 x L17 x p17                                 BAMBARA (Bamana) - Cod.014 -  cm  h52 x L16 x p15                                  BAMBARA (Bamana) - Cod.015 -  cm  h52,5 x L18 x p10

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.016 -  cm  h66,5 x L16 x p19                                     BAMBARA (Bamana) - Cod.017 -  cm  h52 x L20 x p13                                   BAMBARA (Bamana) - Cod.018 -   cm  h54 x L12 x p12

 

 

BAMBARA (Bamana) - Cod.019 -   cm  h65 x L17,5 x p17                                   BAMBARA (Bamana) - Cod.020 -  cm  h52 x L6 x p23                                   BAMBARA (Bamana) - Cod.021 -  cm  h73 x L16 x p15

 

 

 BAMBARA (Bamana) - Cod.022 -   cm  h43 x L9 x p12                                       BAMBARA (Bamana) - Cod.023 -   cm  h38 x L6 x p14                                BAMBARA (Bamana) - Cod.024 -   cm  h40 x L12,5 x p9

 

 

 BAMBARA (Bamana) - Cod.025 -   cm  h65 x L18 x p16                  BAMBARA (Bamana) - Cod.026 -   cm  h25 x L46 x p8                   BAMBARA (Bamana) - Cod.027 -   cm  h50 x L20 x p18

 

 


 

 

Bambara  - Arte:     di Georges Balandier, ordinario alla Sorbona; direttore dell'Ecole pratique des Hautes Etudes, Paris.

 

" Col termine Bambara - gli " infedeli" - i vicini popoli islamizzati designano questa numerosissima popolazione sudanese, che nel passato fondò stati potenti e civili. I Bambara costituiscono la maggior parte degli abitanti dell'odierno Mali; fieri delle loro tradizioni e della loro antica gloria, hanno saputo elevare una barriera contro le contaminazioni culturali; racchiusi fra dinamici gruppi etnici mussulmani, hanno conservato quei culti tradizionali che imprimono all'arte Bambara il principale impulso. Si può dire, senza forzare troppo il termine, che la teologia determina sempre la loro estetica. L'intaglio in legno spetta infatti alla casta dei fabbri - oggetto di disprezzo ed insieme di timore - cui spetta l'incarico non solo delle attività tecniche, ma anche di numerosi rituali: certe statuette infatti sono significativamente chiamate nunumani, ossia "piccoli uomini dei fabbri". La scultura è usata anche per ornare gli strumenti di uso quotidiano. I più notevoli sono le "serrature", che presentano una figura umana o animale (caimano, lucertola, tartaruga) o anche dei motivi di un simbolismo meno diretto. Ricordiamo anche le marionette, molto espressive, e gli oggetti dotati di potere magico; bambole che una volta si donavano alle bambine, per favorire la loro futura fecondità; effigi di gemelli, che dovevano essere conservate da quello dei due che sopravviveva e ricevevano i doni spettanti al defunto, mentre al tempo stesso proteggevano dai morsi degli scorpioni. Invece la statuaria religiosa - e soprattutto quella dedicata alla raffigurazione degli antenati - ci è nota solo attraverso un piccolo numero di esemplari. Tutte queste opere presentano uno stile comune, facile da identificare. L'aspetto esterno ricorda ancora il pezzo li legno da cui la scultura è stata tratta: associa superfici piane e curve e presenta contorni angolosi, suggerendo una grossolana geometria. Le statuette Bambara si riconoscono soprattutto dalla particolare acconciatura dei personaggi, che circonda il viso e poi forma una specie di cresta che si prolunga dietro in basso. Nessuna delle opere fino ad oggi conosciute possiede la squisita eleganza che contraddistingue la maggior parte della produzione artistica dei Dogon, altro popolo sudanese che ha concezioni estetiche assai simili a queste. I Bambara si sono imposti all'attenzione dei cultori di arte negra soprattutto per le maschere delle loro "associazioni". Una di queste maschere, quella del ntomo, presenta un viso umano ornato generalmente di conchiglie cauri e sormontato da corna, in numero da due a otto; si usa nelle associazioni degli adolescenti e caratterizza uno dei primi gradi dell'iniziazione alle discipline civiche e rituali. Le altre maschere, per lo più in figura di animali (scimmia, iena, leone, ecc.), sono attributo specifico delle associazioni di adulti, gruppi tribali di tipo dottrinale segreto che deve essere rilevato per gradi: la più famosa è la Komo. Le maschere si esibiscono in evoluzioni, al ritmo di tamburi e di trombe, in occasione delle cerimonie d'iniziazione e dei funerali dei dignitari, nel momento in cui cessano le piogge o infine in occasione di una caccia o di una pesca collettiva. Alcune danze mascherate rappresentano la sopravvivenza di arcaici riti agresti: avvengono al tempo dei lavori agricoli, e i loro protagonisti sono i "grandi coltivatori", o tyi-wara. Una testa d'antilope scolpita in legno viene fissata su un piccolo copricapo di paglia e il danzatore si muove a balzi, evocando la corsa e i salti dell'animale. Questa maschera tyi-wara, alta talvolta fino a 75 centimetri, è intagliata in un legno annerito e colorato a toni spenti e varia nell'altezza e nella stilizzazione, a seconda che raffiguri l'animale maschio o la femmina. Queste teste di antilope sono fra le opere più sorprendenti di tutta l'arte africana. Solo le corna si conformano al modello; il resto è largamente lasciato alla fantasia creatrice. Simboli geometrici della testa, motivi a traforo che evocano la cervice e la criniera del maschio, tutto offre pretesto a sapienti strutture ornamentali: e l'effetto decorativo, sempre rispettando i temi convenzionali, obbedisce alle variazioni imposte dagli scultori. Quest'arte astratta e libera che si esprime nella creazione dei cimieri tyi-wara suscita più vivamente la nostra attenzione e la nostra emozione che non le altre grandi arti realistiche dell'Africa nera." 

(Dictionnaire universel de l'Art et des Artistes; Fernand Hazan, 1967-1968, Paris)


L'Arte Bambara, come sopra detto dal Prof. Balandier, non possiede l'eleganza delle opere Dogon; tuttavia, considerando la comune origine Mande, possiamo facilmente accomunare la produzione artistica dei due popoli o, quanto meno, proporla in termini di paragone. Infatti tra i Dogon occidentali ed i Bambara orientali, e precisamente nel territorio compreso tra il Bani ed il Niger, a stretto contatto con l'altro antico popolo dei  Bozo, le opere d'arte presentano caratteri comuni e le relative influenze artistiche hanno condizionato l'originalità degli stili, rendendo difficile, alcune volte, la loro attribuzione. (Marcello Lattari)

 

 


 

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