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LEGA (Rega-Warega): lukwakongo mask

 

 

 

Maschera  " Lukwakongo " - Lega  (Rega / Warega) : Regione del Kivu,  D. R. Congo

Legno chiaro semiduro, rafia, colori vegetali, caolino, materiale sacrificale, patina d'uso. Dimensioni solo legno : h cm 23,6 x L cm 14,2       (nella fotografia in dimensione reale)

All'inizio chiamati Warega dai primi europei, i circa centomila Lega sono stati spesso confusi con i Bembe, loro vicini. Vivono nella foresta vergine, nella parte Est della D. R. Congo, ex Zaire, tra i grandi laghi e la riva del fiume Lualaba e precisamente le valli dell'Elila e dell'Ulindi, fin dal XVI° secolo. Sotto l'egida del " bwami ", associazione "segreta" a carattere pedagogico, religioso, sociale e nello stesso tempo giudiziario, attraverso gradi successivi e gerarchici, l'iniziato bwami entra a poco a poco nel patrimonio individuale dei simboli fondatori della propria personale cultura. Le figurine scolpite ed intagliate come le maschere sono portatori di una  "parola" . L'immagine riflette il concetto della  "parola"  che, a sua volta, si " focalizza " sull'oggetto scolpito o sulla maschera. Tutto è parabola e simbolo. Presso i Lega, più elevato è il livello di iniziazione, più l'oggetto rappresentativo diviene importante e raro e, paradossalmente, diviene meno visibile agli altri membri dell'associazione. Così le maschere scolpite a forma di cuore, con il viso ricoperto di pittura bianca, fanno parte del penultimo grado, quasi al vertice dell'associazione del bwami. Le forme curvilinee a cuore ricordano, tuttavia, un rituale simbolico e sacro comune a quasi tutti i popoli che vivono nella foresta. Tali rituali perpetuano delle espressioni di strutture societarie legate ad un'economia originalmente forestale. La maschera Lega, del grado " lutumbo lwa yananio ", è percepita anche come segno di morte contro colui il quale oserà profanare i segreti della società Lega.

I Lega sono specializzati nella scultura di immagini e di insegne di innumerevoli forme tra le quali spicca fra tutte il viso concavo a forma di cuore, con una bocca molto delicata, un mento appuntito e degli occhi a forma di cauri o di un punto su di un cerchio. Alcune hanno una forza sorprendente e stupefacente mentre altre hanno un aspetto più naif. Delle piccole maschere sono portate legate al braccio o custodite in un paniere. La società bwami, non essendo una società segreta nel termine "vero" della parola, come sopra detto, consente a ciascun adepto di indicare il proprio rango attraverso l'ostentazione delle proprie insegne, tra le quali la più popolare è un cappello fatto con cauri e che termina con una piccola coda. Durante una nuova iniziazione, i grandi iniziati estraggono le insegne di avorio dal loro sacco, le mettono in mostra e le strofinano con dell'olio che contribuisce a formare una bella patina dorata e calda. I Lega hanno prodotto una grande quantità di sculture e maschere di livello molto variabile. L'astrazione del loro stile li accomuna ai Bembe e ai Mbole.

Marcello Lattari

 

Bibliografia:

1) L'ART AFRICAIN, Les principales ethnies de l'art africain par Francoise Stoulling-Marin, pag. 570 - 571, Citadelles & Mazenod, 1988, Paris -

2) MASQUES, pag. 153, Musée Dapper, Ed.Dapper, 1995, Paris -

 

 


 

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